Dal parcheggio di Valcava (, aspettiamo viaggiando fino alla Malga Pletzn alcuni nostri compagni che si erano persi nel viaggio. Alla Malga la sosta-colazione è lunga ma piacevole. Ricompattatici torniamo sui nostri passi fino al bivio con il sentiero 324 per poi lasciarlo per il 371 che, con qualche zig-zag tra prati e boschi ci conduce alla FeldKapelle (1869). Si tratta di una chiesa militare austro-ungarica fedelmente ricostruita dal gruppo alpini di Fierozzo qualche anno fa.
Oltre alla cappella, lungo il sentiero si osservano altri manufatti della Grande Guerra: poco più a valle infatti troviamo le vasche che venivano utilizzate da soldati e ufficiali per lavarsi. Grandi vasconi a fianco dei quali veniva acceso un grande fuoco e l’acqua veniva scaldata o per meglio dire veniva sciolta la neve. A fianco della cappella si trovava invece un manufatto che serviva da riparo ed armeria per i soldati. Oggi questa costruzione, fedelmente recuperata nella forma, continua ad offrire riparo ai viandanti come bivacco. Dopo qualche foto di rito riprendiamo a salire fino ad uscire dal bosco e ritrovarci sulle pietraie che portano all’Hoabonti (2334). Arrivati al Passo la Portella (2167) imbocchiamo il sentiero 325 fino alla Forcella del Lago (2219) e vista la vicinanza, saliamo al Pizzo Alto (2255), per un superbo panorama e una mancata firma sul libro di vetta, ormai saturo. Continuando per il sentiero 325 scendiamo al lago (1990), meravigliosa perla smeraldina ed azzurra ancora ammantata di un discreto nevaio. Qui ci fermiamo a mangiare ed a mettere i piedi nelle gelide acque del lago, tornato ai fasti di qualche anno addietro grazie alle abbondanti piogge di giugno. Dal lago saliamo leggermente su sentiero 324 per poi ridiscendere subito per il sentiero 324A fino a Malga Pletzn (ottimo terzo tempo) ed alle macchine.