Immerso nel Lagorai, il Rifugio Sette Selle è un luogo dove vivere la montagna nella sua essenza più pura. Situato in una piccola ma spettacolare valle a 2014 metri di altitudine, è raggiungibile con un’escursione di poco più di un’ora, regalandoti un’esperienza unica nella natura incontaminata.
Costruito interamente con pietre locali e gestito dai più giovani rifugisti d’Italia, Ruggero Samaden nato nel 2001 e Gabriele Andreatta nel 2002, Rifugio Sette Selle è un punto di ristoro per escursionisti, climber e famiglie. Inaugurato nel 1975 dalla SAT di Pergine, ha 24 posti letto, suddivisi tra una camerata da 15 persone, una camera da 4 e una da 5 persone.
Il rifugio è aperto tutto l’anno nei weekend e festivi, oltre che tutti i giorni da giugno a settembre e da Natale alla Befana. Con la neve è raggiungibile con ciaspole e sci d’alpinismo o scarponi e ramponcini.
Da qui hai a disposizione percorsi di ogni livello, e puoi usare il rifugio come tappa anche per escursioni di più giorni:
Se hai dubbi sulla fattibilità dei percorsi nei dintorni del rifugio ti invitiamo a chiamarci, scriverci o passare al rifugio durante le aperture per avere informazioni.
La cucina del Rifugio Sette Selle celebra la tradizione trentina, con ingredienti a chilometro zero provenienti da fornitori locali: la “birra del bosco’ di San Michele, “Alpberries” di Vigolo Vattaro, Mas la grisota di Sant’Orsola e Macelleria Zanotelli di Cembra. I canederli al formaggio o alla carne (serviti con burro fuso, brodo o spezzatino), la polenta arricchita con formaggio fuso, crauti, funghi e goulasch: ogni piatto è un omaggio ai sapori della montagna.
Per concludere il pasto in dolcezza o per fare il pieno di energie al mattino, lasciati conquistare dal golosi dessert fatti in casa, come la torta di grano saraceno con marmellata ai mirtilli rossi, lo strudel, la torta della nonna Elvia al cioccolato con aggiunta di panna, e lo yogurt con sciroppi biologici di AlpBerries.
Ruggero e Gabriele condividono una visione chiara: preservare l’equilibrio tra uomo e natura. Il loro obiettivo è evitare di trasformare il rifugio in un albergo, promuovendo così un turismo sostenibile che valorizzi i prodotti locali e coinvolga le nuove generazioni.
Per loro, il Lagorai deve rimanere un luogo autentico e poco antropizzato, dove ogni gesto rispecchia il rispetto per l’ambiente. Il rifugio è quindi autosufficiente grazie ai pannelli solari e a una turbina elettrica, diventando un esempio virtuoso di impegno verso l’ecosostenibilità.
Non avendo strade o teleferiche i prodotti vengono caricati con l’elicottero (una volta l’anno) e tutti i giorni, anche più volte al giorno in stagione, a schiena. Per i carichi a spalla si utilizza la Kraizera, uno zaino con una struttura di metallo dove si possono caricare grandi volumi. Quindi se ti fermi a mangiare al Sette Selle, probabilmente chi ti serve il pasto ha anche portato le materie prime sulla schiena fino al rifugio!
Per destagionalizzare il turismo e valorizzare il territorio, il Rifugio Sette Selle organizza eventi speciali come: camp di corsa in montagna e arrampicata, il Vertical del Mercol in estate, la Lagorai Mountain Race; cene a tema con piatti tradizionali come i kropfen mocheni di grano saraceno, e appuntamenti storici legati alla vicinanza con le trincee della Grande Guerra.
Da Palù del Fersina si segue la strada per le frazioni Frotten (Vròttn) e Tasainer. Lungo la stessa si trovano già le indicazioni E5 per Rifugio Sette Selle. Dopo il ponte sul “Rio Battisti” si arriva alla località Frotten. In alternativa di può parcheggiare al paese di Palù allungando il trekking di 15/20 minuti.Al parcheggio a pagamento (6€/gg) si imbocca il segnavia SAT 343 (in alternativa si segue il 343B con lunghezza simile) per il “Rifugio Sette Selle”.
Si segue il sentiero superando la località “Laner” e inoltrandosi nella suggestiva Intertol, toponimo di chiara origine germanica. La salita lungo questo sentiero, mai troppo ripido, conduce al Sette Selle
Percorso impegnativo che va a toccare le cime Monte Croce e Schliverai Spitz, con partenza e ritorno al rifugio Sette Selle. Adatto ad escursionisti esperti ed allenati.
Il percorso sale dal rifugio Sette Selle al Passo dei Garofani, scende poi al Passo Palù e prosegue fino al Passo Cagnon. Qui seguire le indicazioni per il Passo Cadin rimanendo in quota, poi dal Cadin si segue una traccia di sentiero molto pendente che porta sotto alla cima del Monte Croce. Proseguire poi verso il Passo Scalet dove si scende a destra, entrando nella Val Mattio fino al bivio che porta allo Schliverai Spitz. Si può poi proseguire fino al Ruioch o scendere direttamente al Passo di Val Mattio e quindi tornare al Passo Cagnon e ripetere il percorso di andata fino al Sette Selle.
Classico anello che unisce il rifugio Sette Selle al suggestivo Lago di Erdèmolo.
Il percorso, con vari saliscendi, porta passando per il sentiero alto (non salendo però sulle varie cime ma costeggiandole) al Lago di Erdèmolo. Ritorna poi dal sentiero 324, che con un altro saliscendi a quota più bassa, si incrocia con il bivio del 343B e sale nuovamente al rifugio.
Anello dal rifugio Sette Selle molto panoramico e a tratti esposto, consigliato da giugno a settembre e sconsigliato con presenza di neve. Per Escursionisti Esperti.
Si sale dal Rifugio Sette Selle per il sentiero 340 fino al Passo dei Garofani (30 min), si prosegue poi a destra passando sotto la cima dello Slimber con un saliscendi a tratti esposto arrivando fino alla Cima D’Ezze (1h15 min). Si scende poi alla Forcella D’Ezze e al rifugio (45 min). Tempo complessivo circa 2h30min, adatto ad escursionisti esperti.
Hai qualche dubbio prima di venire a trovarci in rifugio? Compila il modulo qui sotto e ti risponderemo al più presto con informazioni sulla disponibilità dei posti letto, suggerimenti sugli itinerari, dettagli sul menù e tanto altro.
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